mercoledì 26 marzo 2014

Gli amori briciola


Recensione a "Gli amori briciola" di Umberta Telfener, edizioni Magi, 2013


Una volta, durante una vacanza in Andalusia, una signora di Granada cucinò per me un piatto tipico della zona: "las migas". "Migas" si traduce con briciole, e il piatto andaluso si prepara con briciole di pane secco, aglio, olio e peperoni dolci, tutto cotto in padella. Un piatto molto buono, saporito, che necessita di una lunga e attenta cottura.

Non so come se la cavi in cucina Umberta Telfener, e non so se abbia mai cucinato "las migas"... Però credo di sapere come se la cava come terapeuta: conosco, per averla letta e sentita, quanta competenza abbia e metta nel suo lavoro.
Mossa da curiosità per aver già apprezzato i suoi libri precedenti, ho da poco letto il suo ultimo lavoro "Gli amori birciola. Quando le relazioni sono asciutte". Il libro mi è piaciuto molto e conferma non solo la conoscenza che la Telfener ha dei più complicati meccanismi relazionali e sistemici, ma anche la sua capacità di spiegare in una maniera semplice e coinvolgente alcuni fenomeni complessi come le relazioni di coppia al tempo della modernità.

La Telfener, come quella brava cuoca andalusa di cui vi parlavo, prende alcune briciole, quelle di uomini e donne che danno poco di sé agli altri, e ne elabora un testo veramente interessante e gustoso. Le briciole di cui parla la Telfener non sono quelle del pane, ma rappresentano secondo l'autrice una categoria di persone: quelle che nei rapporti danno poco, e vivono la vita relazionale mantenendosi sempre a distanza di sicurezza. Spesso vincenti nella vita, occupati oltre ogni dire, in carriera, "riusciti", non riescono nelle relazioni a dare molto più di piccoli residui affettivi. 
La Telfener ci aveva abituato all'indagine delle relazioni di coppia. Ma dimenticatevi "Ho sposato un narciso", perché i briciola con i narcisi non c'entrano niente: i secondi infatti nelle relazioni a modo loro ci stanno (d'accordo, le sabotano, ma non le mollano), mentre i primi nelle storie si affacciano (con iniziale passione e travolgimento, i felloni!!), ne godono, e ne escono rapidamente. Insomma, i briciola non si sposano...

Indagando le loro storie, la Telfener ci spiega che i briciola provengono da famiglie affettivamente aride, dove il senso del dovere è elevato a culto, e la vita non è mai gioiosa, mai solare, ma sempre pesante. Danno poco di sé nelle relazioni perché tirchi, perché troppo impegnati.
Rispetto ai narcisi, gruppo maggiormente maschile, i briciola sono indifferentemente uomini e donne, una categoria "non definita e assolutamente non psichiatrica, trasversale alla personalità", persone "così spostate su se stesse da non avere spazio per un altro accanto a sé".

Las migas è una ricetta figlia di un'emergenza: terra povera, l'Andalusia, fatta di gente povera, però ingegnosa: e dal niente, dal pane secco, ecco comparire una pietanza articolata. Leggendo il libro della Telfener viene da pensare che allo stesso modo gli amori briciola siano il frutto di una relazionalità che si adatta al momento storico in cui viviamo: rapido, egocentrato, carrieristico, esclusivo. Un momento nel quale, come dice l'autrice "assistiamo a una riduzione spettacolare del mondo interiore".  Dal poco, ecco comparire una relazione: i briciola, dice la Telfener, ti portano fino in cielo, poi però ti lasciano lì perché senza nessun segnale, senza anticipo, spariscono. L'amore in un tweet: appassionato, travolgente, istantaneo e senza pretese....

Proprio perché interessanti, intelligenti e appassionati, i briciola sono anche molto pericolosi: li si sceglie per varie ragioni (non ultima una certamente comoda similitudine); se disposti a compromessi (molti) ci si può anche convivere, ma spesso nelle relazioni briciola si resta semplicemente impigliati.... ed è difficile poi farsi una ragione dell'abbandono ("eravamo così appassionati e felici"!).

Oltre alla brillantezza e all'interesse, "Gli amori briciola" ha in comune con "Ho sposato un narciso" un certo effetto collaterale... Quello che, finito di leggere, ti porta a scandagliare l'elenco di tutti gli ex  (o le ex) e cominciare la divisione: briciola sì, briciola no... Per arrivare in fondo e tirare un sospiro di sollievo: "finalmente ho capito!! Non ha funzionato perché era un/una tirchio/tirchia emotivo!!!" Certo, saranno anche soddisfazioni briciola... Però sappiamo che con tante briciole si può creare una cena veramente appetitosa!