Gianmarco Manfrida è stato il mio maestro, e da lui ho imparato l'importanza della narrativa in psicoterapia, nonché la capacità di creare restituzioni utili ai nostri pazienti per poter trovare spiegazioni alternative ai loro malesseri.
In occasione di questa nuova uscita, ho voluto rendere omaggio al libro di Manfrida preparandogli una restituzione.. fra il serio e il faceto, perché la psicoterapia a volte è anche questo.
"Caro libro di Gianmarco
Quando ti abbiamo conosciuto, eri una piccola edizione Franco Angeli, una piccola perla racchiusa nel suo pigiamino azzurro. Eri un insieme di concetti innovativi che cercavano uno spazio, fra il giallo analitico dei testi Astrolabio e il blu serioso dei Bollati Boringhieri.
Ci parlavi di narrativa quando ancora di narrativa in Italia si parlava poco; anzi, senza tecniche determinate, schede precise e protocolli, la tua sembrava quasi una favola nel mondo pseudo-cibernetico della teoria relazionale italiana.
"L'uomo nero vive nei sottomondi sociologici!" ci dicevano ai convegni, per farci paura, prenderci in giro e farci cambiare orientamento.
Che dubbi, che dibattiti, caro libro! Sai quante volte abbiamo diffidato degli entimemi? Sai quante discrepanze non abbiamo colto? Insomma, ci abbiamo messo un po' a capirti, e forse tu un po' a farti capire. Ma alla fine, quanta emozione! Quanta speranza!
Nel mondo dei grandi, sei stato criticato, e si è provato in vari modi a lasciarti negli scaffali più alti, quelli dove si accumula più polvere.
Eppure, nonostante tutti gli scetticismi, in Italia hai raggiunto anche la terza edizione, abbandonando il pigiamino azzurro per un più serio vestito bianco, sempre collezione Franco Angeli.. e poi tutti si sono messi a parlare di narrativa e storytelling post-moderno.
Oggi vieni qui a dimostrarci con tutte le tue forze di essere diventato un adulto che riesce andare con le sue gambe per il mondo. Ti sei svincolato dalle cure pratesi, hai abbandonato il paterno ostello e, nella tua nuova veste rosa shocking, te ne sei andato oltre i Pirenei, a farti il tuo Erasmus, come ogni giovane europeo che si rispetti.
Nonostante avessimo sempre creduto in te, questa tua nuova edizione spagnola ci ha lasciato senza parole; il piccolo libro azzurro è diventato un giovane promettente, sicuro di sé, che urla i suoi concetti chiave già dalla copertina. Non ti nascondiamo un certo orgoglio, forse un po' provinciale, ma veramente sincero.
Adesso, come tutti gli Erasmus che si rispettino, goditi questa esperienza all'estero, ma comunque studia, che hai ancora molto da raccontare, molte restituzioni da scrivere, molte discrepanze da analizzare.
Mi raccomando, viaggia, esplora, conosci: ma non dimenticarti casa tua! Noi siamo qui e ti aspettiamo, magari nell'edizione della maturità: color blu cobalto, o rosso pompeiano.
Hasta luego,
i tuoi fedeli lettori"
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