lunedì 13 maggio 2013

Fra il vecchio e il nuovo / 2

 Le dipendenze e le connessioni con lo studio della personalità



Quando si parla di "nuove dipendenze" non possiamo dimenticarci che, al di là del tipo di sostanza o del comportamento, quello di cui dobbiamo prenderci cura è la persona che presenza il problema e, appunto, la sua personalità.

Rispetto a questo, Luigi Cancrini (2004) spiega come il significato psicopatologico dei comportamenti legati alla dipendenza sia divenuto più chiaro negli ultimi anni con il parallelo evolvere degli studi relativi al funzionamento borderline della mente umana.

Funzionare a livello borderline significa essenzialmente dare giudizi estremi su noi stessi e sulla realtà che ci circonda. La mente che funziona a questo livello fa difficoltà a cogliere le gradazioni di positività e negatività in una stessa persona o in uno stesso oggetto. Ma tale funzionamento è anche uno dei modi in cui la mente umana può operare, e può addirittura fare parte dello sviluppo evolutivo: per il bambino che vive un’angoscia di separazione, la madre presente è “la madre buona” che lo rende felice, la madre assente è “la strega cattiva” che lo rende pieno di rabbia. Solo verso i tre anni quando, secondo la teoria della mente, il bambino riesce a ricordare che la madre c’era e riesce ad immaginare mentalmente che ci ci sarà ancora, questa fase critica viene superata. Il superamento dell’angoscia di separazione rappresenta l’avvenuta integrazione tra l’immagine della madre cattiva con quella buona.

La tendenza a regredire verso forme di funzionamento borderline emerge anche in età adulta, quando si vivono situazioni di particolare tensione: nei passaggi evolutivi critici, nel lutto o nella perdita, negli entusiasmi basati sull’identificazione proiettiva con un’idea o con una persona, nell’innamoramento.

Per alcune persone è però molto più facile scivolare in questo tipo di funzionamento rispetto ad altre. Se si guarda bene si vede che il processo di maturazione caratteristico delle persone più “sane” si realizza solo se il bambino cresce in un ambiente favorevole e non va incontro ad incidenti gravi. In questi casi la capacità di integrare le rappresentazioni buone e cattive di sé e dell’altro non si sviluppa compiutamente. Chi ha sofferto da piccolo ha difficoltà sue proprie a stabilire rapporti equilibrati e costruttivi anche quando cresce. La realtà con cui ci si confronta è quella di bambini che hanno avuto problemi nei loro secondi 18 mesi di vita, che vanno incontro a una serie di esperienze poco fortunate nell’adolescenza e che diventano protagonisti, da grandi, di storie caratterizzate da una sostanziale inadeguatezza nelle relazioni interpersonali più importanti. La struttura di personalità che emerge analizzando le loro storie è caratterizzata proprio dalla particolare facilità con cui la persona regredisce a livelli di funzionamento borderline. Nelle persone che rischiano di diventare dipendenti la soglia di attivazione del funzionamento psichico è bassa e si abbassa ulteriormente con l’acuirsi della condizione di dipendenza. Si innalza invece nel corso di un processo psicoterapeutico riuscito. 

Dato che le situazioni che stanno fra la nevrosi e la psicosi sono molto numerose e portatrici della propria specificità, secondo Cancrini ciò che conta, nella diagnosi e nella terapia di una persona dipendente è soprattutto il suo particolare e specifico disturbo di personalità: “chi si occupa di dipendenza, infatti, deve sempre sapere che la sostanza o l’abitudine da cui una persona dipende costituiscono l’aspetto meno specifico del suo intervento terapeutico; la parte più specifica e personale inizia dopo, quando ci si confronta, tentando di offrire delle alternative vincenti, con i bisogni particolari del soggetto: bisogni coperti o compensati, finora, proprio dalla sua condizione di dipendenza" (Cancrini, 2004).

Breve bibliografia:
Quei temerari sulle macchine volanti. Studio sulle terapie dei tossicomani,  Cancrini Luigi, 1982, Carocci Editore

Schiavo delle mie brame. Storie di dipendenza da droghe, gioco d'azzardo, ossessioni di potere  Cancrini Luigi, 2003, Frassinelli
Editore

Guida alla psicoterapia Cancrini Luigi, 2004, Editori Riuniti
 

L'oceano borderline. Racconti di viaggi  Cancrini Luigi, 2006, Cortina Raffaello  Editore

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